Nell’ambito della progettazione geotecnica in zona sismica, “le indagini di tipo geofisico permettono di valutare le caratteristiche di rigidezza a bassi livelli di deformazione dei terreni; i risultati ottenuti non possono quindi essere utilizzati direttamente nelle verifiche di sicurezza rispetto agli stati limite che prevedano il raggiungimento della resistenza del terreno” (Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - Circolare 617/2009 – Istruzioni per l’applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008 - 6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA). Nel campo delle procedure di testing avanzato della dinamica dei terreni, quindi, le prove di laboratorio permettono la misurazione locale delle deformazioni e delle tensioni, nonché di imporre deformazioni e percorsi tensionali simili a quelli che si verificano in sito in caso di sisma. In relazione al livello deformativo investigato, le prove dinamiche e cicliche di laboratorio possono essere accorpate in due gruppi principali: prove a livelli deformativi bassi e medi, e prove a livelli deformativi elevati. Nel primo gruppo rientrano le prove di Colonna Risonante (RC) e di Taglio Torsionale Ciclico (TTC). Il secondo gruppo è principalmente rappresentato dalle Prove Triassiali Cicliche (TXC). Gli elementi caratterizzanti i due gruppi di prove dinamiche e cicliche di laboratorio sono legati alle modalità di applicazione dei carichi. A livelli deformativi bassi e medi i carichi sono applicati con frequenze comprese fra 1 e 100Hz e implicano forze di inerzia non trascurabili; a livelli deformativi elevati i carichi hanno invece frequenze generalmente comprese fra 0.01 e 1Hz e generano forze d’inerzia trascurabili.
LA GEOTEST SI È DOTATA DELLA STRUMENTAZIONE TSH-100 PRODOTTA DALLA GCTS DI PHOENIX – ARIZONA – U.S.A. PER L’ESECUZIONE DI TUTTA LA VASTA GAMMA DI PROVE DINAMICHE E CICLICHE DI LABORATORIO. LA PROCEDURA TRIASSIALE CICLICA SFRUTTA LE CARATTERISTICHE DELL’ATTUATORE VERTICALE E PUÒ APPLICARE INDIFFERENTEMENTE CARICHI STATICI E DINAMICI FINO A UNA FREQUENZA DI 5HZ, ANCHE IN MODALITÀ MULTI- STAGE. LA PROCEDURA DI COLONNA RISONANTE USUFRUISCE DI UN MOTORE TORSIONALE, ALLOGGIATO INTERNAMENTE ALLA CELLA TRIASSIALE, PER APPLICARE L’ECCITAZIONE ALLA SOMMITÀ DEL PROVINO FINO AD UNA FREQUENZA DI 250HZ. LA PROCEDURA DI TAGLIO TORSIONALE UTILIZZA IL MEDESIMO MOTORE PER REALIZZARE TESTS DI CONTROLLO DI DEFORMAZIONE O STRESS, SIA IN CAMPO STATICO SIA IN CAMPO DINAMICO FINO A 250HZ. LA CAPACITÀ DI CONFINAMENTO DELLA CELLA TRIASSIALE È DI 1000 KPA. LA MISURAZIONE DELLE PRESSIONI DI CELLA ED INTERSTIZIALE È ASSICURATA DA TRASDUTTORI DI PRESSIONE CON LINEARITÀ PARI A 0.25% . UN TRASDUTTORE DIFFERENZIALE DI PRESSIONE PERMETTE LA DETERMINAZIONE DELLE VARIAZIONI VOLUMETRICHE CON UNA CAPACITÀ DI 500 MM DI ACQUA E 0.25% DI LINEARITÀ. IL SOFTWARE CATS (COMPUTER AIDED TESTING SOFTWARE) E L’UNITÀ ELETTRONICA SCON-1500 (UNIVERSAL SIGNAL CONDITIONING AND CONTROL UNIT) SONO DEDICATI AL CONTROLLO E ALLA GESTIONE DELL’INTERO SISTEMA. L’UNITÀ DI CONDIZIONAMENTO E CONTROLLO DEL SEGNALE È UN MICROPROCESSORE 850MHZ COMPLETAMENTE DIGITALE CHE PROVVEDE A GENERARE LE FUNZIONI, A MONITORARE LE RISPOSTE E AD ACQUISIRE I DATI.
IMMAGINI E VIDEO DELLE PROVE | ||
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Elaborazione Prova | Triassiale Ciclica a Liquefazione |